20 Giugno 2010. Escursionismo. "Stambecchi e camosci". Rifugio "Vittorio Sella"
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La fortuna ha accompagnato per tutta la giornata il gruppo escursionisti del CAI di Carate nella gita di Domenica al Rif.Vittorio Sella nel Parco del Gran Paradiso. Malgrado la partenza da Carate alle 6 sotto la pioggia, sono arrivati a Valnontey all'asciutto e la buona condizione li ha accompagnati fino alla fine della gita. Poco dopo la partenza per la camminata si sono imbattuti in un gruppo di camosci e, lungo il percorso di circa 3 ore tra mulattiera e comodo sentiero, hanno avuto la fortuna di vedere anche parecchi stambecchi, alcune marmotte e perfino una volpe. Sembra una favola, ma forse grazie alle condizioni meteo non ancora molto estive, gli animali si sono spinti vicinissimi al sentiero e di conseguenza alle persone. Molto belli l'ambiente alpino e la compagnia e parecchio entusiasmante la presenza dell'accompagnatore di media montagna Giulia Casati che ha deliziato gli escursionisti con spiegazioni riguardanti questa zona, la sua flora e la sua fauna. Il CAI proseguirà il programma di gite escursionistiche il 3-4 Luglio con la consueta festa di apertura della Capanna Carate. l'11 Luglio invece, col tema "Montagna e storia", si torna il Val d'Aosta e precisamente in Val Veny dove, con un percorso ad anello,si raggiungerà la cima del Mont Fortin (2758 mt). Per informazioni e iscrizioni serve presentarsi il venerdì sera presso la locale sezione del CAI presso la Torre Civica dopo le 21,00.
16 maggio 2010. Escursionismo. "Montagna e fiori". Stresa-Mottarone
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Interessante giornata quella di domenica per il gruppo escursionisti del Cai di Carate Brianza.
Arrivati a Stresa troppo presto per la funivia, si è deciso di salire col pulmino all'arrivo del 1° troncone, dove c'è anche il giardino botanico. Da qui per un comodo sentiero, la comitiva ha cominciato la tranquilla camminata verso il Mottarone (1491 mt). Prima nel bosco, poi seguendo il percorso della vecchia cremagliera che portava in cima al monte dimessa nel 1963 e accompagnati da un vento un po' fastidioso, in circa 2 ore gli escursionisti hanno raggiunto la vetta.Grazie al vento hanno potuto godere di un panorama veramente invidiabile a 360°: Monte Rosa da una parte, Lago d'Orta da un'altra e Lago Maggiore dall'altra ancora. In lontananza si vedevano anche le nostre Grigne, il Legnone e il Pizzo dei 3 Signori.
Dopo una sosta più in basso in un bel prato al riparo dal vento, il gruppo ha ripreso la via del ritorno e prima di ripartire col pullman, ha avuto la possibilità di visitare il giardino botanico con le spiegazioni molto interessanti di una guida.
Il CAI proseguirà il programma di gite escursionistiche il 12 Giugno sera con il tema "Guardiamo il cielo" sulle nostre montagne (verrà fatta una presentazione venerdi sera 11 Giugno in sede) e il 20 Giugno "Animali nelle Alpi" nel parco nazionale del Gran Paradiso (Rif.V.Sella).
18 aprile 2010. Escursionismo. "Montagna e lago". Monte Baldo
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Alle 6:30 di domenica 18 aprile, sono partiti dalla Torre Civica, locale sezione del CAI di Carate Brianza, il gruppo di escursionisti che avevavo come meta, la salita al Monte Baldo sul lago di Garda. Il Baldo è una lunga catena di oltre 40 km. che si estende tra le provincie di Trento e di Verona in senso nord-est, sud-ovest a separare due grandi valli che, modellate dai ghiacciai quaternari, hanno dato origine al lago di Garda e alla Val d'Adige. Verso sud, dove le valli del Garda e dell'Adige di estendono e quasi si sfiorano, il Baldo degrada verso la conca collinare di Caprino Veronese. Date le condizione meteo non propriamente clementi, gli organizzatori hanno leggermente modificato i percorsi e la meta finale. Arrivati quindi con il pullman a Malcesine, il gruppo , sfruttando il primo tratto di funivia è arrivato a San Michele (563m). Da qui, sotto una leggera pioggerellina, i gitanti, attraversando boschi di larici e abeti hanno raggiunto il porticato de Il Signor (m.981), caratteristico Crocifisso a cavallo del colle. Da qui, lasciando a sinistra la mulattiera appena percorsa, hanno preso quella di destra, raggiungendo quindi la casa forestale del Co di Piombi (m.1164). La casa forestale ha offerto ai partecipanti alla gita, la possibilità di cambiarsi e quindi di rifocillarsi. Dato le cattive condizioni del meteo, il gruppo ha deciso di cominciare la discesa verso Malcesine, ma cambiando l'itinerario originale e scegliendo quindi un sentiero che ad anello riportava a Malcesine, attraverso un percorso che offriva la vista su distese di ulivi. Durante la discesa a valle, il tempo ha voluto comunque premiare la costanza dei partecipanti alla gita, dando loro la possibilità, tra uno squarcio di nuvole e qualche occhiata di sole, di vedere l'isola dell'Olivo sul lago di Garda ed il Castello di Malcesine. Arrivati al pullman dopo essersi ricambiati, sono ripartiti verso Carate arrivando poco dopo le 18:00. Si è quindi conclusa la gita che aveva come tema "Montagna e Lago". Il CAI Carate propone subito la prossima gita che vedrà come meta, Mottarone-Stresa sul lago Maggiore con il tema "Montagna e Fiori" e che si svolgerà il prossimo 16 maggio. Nei prossimi giorni la pubblicazione dell'itinerario.
21 marzo 2010. Escursionismo. "Gioco orientamento" in Valvertova
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Anche se il 21 marzo, primo giorno di primavera, le premesse del tempo non promettevano nulla di buono, il gruppo escursionisti del CAI di Carate Brianza non si è dato per vinto ed è partito verso la meta della gita organizzata dalla locale sezione CAI. Meta è il Monte Secretondo, cima di 1500 metri di altezza che si trova nel gruppo delle Prealpi Bergamasche. Punto di partenza è il paese di Vertova. L'omonima valle è uno degli angoli più suggestivi della media Valle Seriana. Si insinua tortuosa ed incassata, per 12 Km, tra il Monte Cavlera ed il Monte Cedrina sino nel cuore del massiccio del Monte Alben. Dopo esserci preparati per la camminata, cominciamo ad addentrarci in questa stupenda e lunga valle. Caratteristica principale è la presenza del torrente che forma diversi salti e alcune vasche, generalmente chiamate "marmitte dei giganti". Dapprima il sentiero è praticamente in piano e attraverso alcuni guadi nel torrente ci porta alla base della stupenda cascata "Val de Grue". Da qui spostandoci sulla sinistra cominciamo a salire per ripidi sentieri che tra guadi e boschi, ci portano a guadagnare quota e arriviamo alla conca di Sedernèl. Ora risalendo alcuni ghiaioni arriviamo ad una baita dove il sentiero prende una decisa piega a destra verso il bosco. Da qui cominciamo a trovare un po' di neve. Una volta raggiunto il bosco il sentiero diventa ripido e la neve comincia ad arrivarci alle ginocchia. Dopo circa 45 minuti arriviamo finalmente al Bivacco Testa (1489 metri). Il bivacco, incustodito, si presenta pulito ed accogliente e ci permette di riposarci, tra un panino e qualche bibita. Qui il nostro capogita ci "illumina" sull'uso di bussola, altimetro e carta topografica. La meta della gita sarebbe stata il Monte Secretondo, ma l'abbondante neve ci induce a rinunciarvi. Quindi decidiamo di scendere per lo stesso itinerario da cui siamo saliti. Comincia così la lunga discesa che per ben 2 ore e 30' ci impegna nella stupenda valle Vertova. Arriviamo quindi al punto di partenza dove ci aspetta il pullman per il ritorno a casa. Insomma la giornata non prometteva niente di buono, invece siamo riusciti a portare a termine una bella gita e fortunatamente il tempo clemente ci ha risparmiato la pioggia.
14 febbraio 2010. Escursionismo. "Neve e ciaspole". Val Febbraro
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Una bella giornata di sole ha accolto gli amici escursionisti del CAI di Carate Brianza che domenica 14 febbraio hanno raggiunto, ciaspole ai piedi, le Baite di Borghetto in Val Febbraro verso il Passo Baldiscio. La Val Febbraro è una valle laterale della Valchiavenna in provincia di Sondrio che parte da Isola, paese ai piedi di Medesimo, nota località sciistica. Il gruppo è partito da Carate alle 6:30 e, raggiunto il punto di partenza , con una tranquilla e panoramica camminata si è addentrato nella Val Febbraro. Caratteristica di questa valle è la presenza ai suoi lati di stupende cascate di ghiaccio che si sono formate per via della bassa temperatura invernale. Su queste pareti è possibile vedere alpinisti che, con adeguato materiale, scalano. Superate queste spettacolari strutture, il sentiero spiana permettendo al gruppo di raggiungere le baite di Borghetto a quota 2000 metri. Qui, gli escursionisti si sono fermati e riposati. La meta del Passo Baldiscio non è stata raggiunta a causa delle condizioni un po' sfavorevoli del manto nevoso. Dopo il meritato riposo ed una lezione tenuta dal capogita, sull'utilizzo dell'ARTVA (apparecchio di ricerca travolti da valanga) , i partecipanti hanno quindi ripreso la strada del ritorno, percorrendo a ritroso il percorso di salita. Alle 16:00 sono quindi ripartiti per Carate. E' così cominciata l'attività escursionistica del 2010, organizzata dalla locale sezione del CAI. Il prossimo appuntamento, a cui tutti sono invitati a partecipare è per il 21 marzo p.v. che vedrà come meta della gita la Val Vertova , valle laterale della più nota Valleseriana nella bergamasca. Oltre alla salita al Monte Secretondo (1555 metri), sarà possibile anche imparare da un esperto come usare la cartina topografica , l'altimetro e la bussola, per meglio orientarsi in montagna.