fotoAnche quest'anno il CAI Carate propone ai propri soci un ricco carnet di salite in ferrata. Si tratta di percorsi alpinistici che si svolgono su ripide pareti di roccia attrezzate con pioli e cavi che ne permettono la risalita senza grandi difficoltà. La prima gita di quest'anno ha visto come meta il Monte Camoscio che sovrasta il lago Maggiore in regione Piemonte. La partenza per gli oltre venti partecipanti ha avuto inizio a Baveno, famosa località turistica nel Verbano oltre che per il conosciuto granito rosso di Baveno. Malgrado la nebbia persistente, gli escursionisti hanno raggiunto la partenza della ferrata "Picasass" e da qui , con la dovuta attrezzatura di sicurezza hanno risalito i primi verticali risalti. La determinazione del gruppo è stata poi premiata a circa metà del percorso con uno stupendo panorama con sole e cielo sereno sopra le proprie teste e un mare di nuvole ai propri piedi. Le cime sovrastanti innevate hanno completato il paesaggio. Da qui è stato poi possibile superare uno spettacolare "Ponte Tibetano" di oltre 30 metri di lunghezza e interamente sospeso nel vuoto. Giunti in vetta, l'intero gruppo ha potuto riposare per poi riprendere il sentiero di discesa che li ha riportati alle auto lasciate a Baveno. Prossimo appuntamento per i "ferratisti" sarà il 18 marzo con protagonista il Lago di Garda e la ferrata "Che Guevara" che si svolge sulle sue verticali pareti.

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