Quest’anno la locale sezione CAI, oltre al tradizionale trekking di più giorni in Sardegna col Selvaggio Blu, ha voluto raddoppiare inserendo a programma anche Marettimo.
La guida alpina e amico Vanni Spinelli, ha fatto questa proposta che è stata accolta con entusiasmo dal direttivo della sezione.
Sei i partecipanti che hanno voluto provare questa nuova avventura.
Per la sezione di Carate:
il presidente Antonio Colombo, la segretaria Laura Colciago, l’accompagnatore di Escursionismo Marco Consonni e la socia Irene Tarzia.
Per la sezione SEM di Milano:
il presidente Laura Posani e la socia e guida di media montagna Leila Kataoka.
Marettimo è la più selvaggia e incontaminata delle Egadi, ideale per chi vuole fare trekking.
Dista da Trapani circa 20 miglia, si estende per 12 kmq, è lunga 7,5 km e larga 2,5 km. Il punto più alto dell’isola è il Monte Falcone con i suoi 686 mt. E’ la più montuosa, boscosa e lontana geograficamente fra le isole dell’arcipelago delle Egadi.
Quello che ci ha spinto in quest’isola, non sono però le sole escursioni turistiche, ma la scoperta soprattutto della costa occidentale caratterizzata da vertiginose pareti di dolomia, la stessa roccia delle montagne più famose del mondo. Come le Dolomiti qui, una favorevole stratificazione geologica, ha creato un sistema di cenge, percorribile solo accompagnati da esperti alpinisti e da sistemi GPS.
Questo non è un trekking per tutti: serve principalmente non soffrire di vertigini, essere allenati a camminare diverse ore al giorno, avere conoscenze di arrampicata e del materiale da utilizzare come imbrago, caschetto, moschettoni e corde che servono anche per fare delle frequenti calate.
Inoltre ci va anche tanto spirito di adattamento, perché si dorme all’aperto nel sacco a pelo e i bagni non ci sono 😊.
La nostra avventura è cominciata martedì mattina con la prima tappa di questo trekking di 3 giorni che prevedeva il giro completo dell’isola e di un quarto giorno con la salita alla cima più alta, cioè il Pizzo Falcone.
1°TAPPA – Paese – Punta Bassana – Faro di Cala Libeccio
Percorso abbastanza tranquillo su sentiero E – 11 Km circa per 4 ore
Ci fermiamo per la notte al Faro, con la luce del faro, le stelle (ma ce ne sono così tante?) e i garriti dei gabbiani che ci accompagnano.
Il mattino dopo ci aspetta la sveglia alle 6,00 per partire per la tappa più impegnativa del percorso. Ce la faremo?
2°TAPPA - Faro di Cala Libeccio – Cala Barracchetto
Percorso EEA – 11 Km circa per 8 ore
Il percorso, chiamato BARRANCHI TREK, è di grande emozione, sospeso sopra il mare, tra impressionati quinte rocciose. La fitta macchia mediterranea e la ricchezza della fauna (mufloni, cinghiali e tanti gabbiani coi loro nidi) aggiungono a questo trekking un vivo interesse naturalistico.
Quando ci raggiunge la barca a Cala Barracchetto per portarci i materiali per la notte e i viveri, ci informa che il giorno dopo il mare potrebbe impedire la sua navigazione, per cui decidiamo di spostarci per la notte al Castello.
Quindi col nostro capitano Paolo facciamo questo fuori programma in barca alla volta della spiaggia del Castello di Punta Troia. Beh bello lo stesso…vediamo anche i delfini 😊.
Questo fuori programma ci costringe a modificare un po' l’ultima tappa, ma non importa…tutto è avventura.
Dopo una notte ancora più stellata della precedente, per il vento pazzesco che sta soffiando, con avvistamenti di stelle cadenti, ci svegliamo (ma abbiamo dormito?) e ci prepariamo per la variante dell’ultima tappa, dove il gruppo si divide in 2.
3° TAPPA I° – Castello di Punta Troia – Cala Bianca – Paese (Vanni-Antonio-Leila e Marco)
3° TAPPA II° – Castello di Punta Troia – Paese (Laura-Laura-Irene)
Percorsi EE e E – 1: 13 Km per 4 ore 2:6 Km per 2 ore
In questa tappa, dopo doverosa visita al castello, il gruppo si divide in 2…
Quelli forti decidono di fare il percorso andata e ritorno per Cala Bianca, dove saremmo passati se la 3° tappa fosse partita dal punto programmato di Cala Barracchetto, e poi rientro al paese.
Invece qualcuna opta per tornare in tutta calma direttamente al paese in questa ancora bella e calda giornata…Domani ci aspetta un’altra bella sfacchinata per salire il Pizzo Falcone, per cui RILASSIAMOCI.
4° TAPPA – Marettimo – Pizzo Falcone – Marettimo
Percorso E – 12 Km per 3,5 ore
Stanotte abbiamo rivisto un vero letto e ci siamo riposati per l’ultima tappa. Beh la salita prevede quasi 700 mt di dislivello: per un’isola così piccola è tanta roba!
Dopo una rilassante colazione al bar vista mare, partiamo e un poco meno di un’ora siamo al sito archeologico delle CASE ROMANE composto dai resti di alcune costruzioni militari di epoca romana tardo imperiale e da una chiesa bizantina. Oltre a questo l’area si trova in uno dei punto panoramici più belli di Marettimo.
Dopo una visita all’area, continuiamo la nostra salita per arrivare in cima al monte dove (velocemente perché soffia un vento da paura) possiamo vedere il percorso dei BARRANCHI del 2° giorno…MA SIAMO PASSATI DI LI’ ??? 😊.
Per la discesa facciamo un altro sentiero, così vediamo altri luoghi, passando per boschi e pinete, ma col costante panorama mozzafiato sulle acque cristalline di quest’isola.
Ci dispiace lasciare Marettimo e tornare alla realtà del quotidiano.
Personalmente questa avventura mi ha dato tanto…il posto fantastico, i giorni vissuti selvaggiamente senza le comodità a cui siamo abituati, lontani da computer e telefoni e potendo solo chiaccherare con chi hai vicino, la condivisione di fatiche, difficoltà, ma con la costante felicità di vivere dei momenti indimenticabili.
Grazie a Marettimo, ai suoi meravigliosi abitanti e soprattutto ai miei fantastici compagni di viaggio. (by Laura)