Ferrate delle Dolomiti. 55 itinerari attrezzati: Dolomiti occidentali, Dolomiti orientali, Gruppo di Brenta

Le ferrate, se non si sono ancora guadagnato un posto autonomo nei dizionari italiani, se lo sono guadagnato nelle aspirazioni o nei ricordi di molti appassionati delle Dolomiti. Esse rappresentano una vera esperienza alpinistica, per quanto addomesticata, e su questi itinerari sono migliaia i giovani che trovano la loro iniziazione all'alpinismo, o forse alla montagna tout-court. Vanno valorizzate — le ferrate — soltanto per quello che sono, per quello che possono offrire. Con questo intento Sepp Schnurer, riallacciandosi idealmente ai principi che avevano informato il suo Quattordici vie alte sulle Dolomiti, ha voluto, in un certo senso, interpretare le intere Dolomiti attraverso queste «offerte speciali », svelandone con obiettività pregi, difetti, motivi di attrazione. L'escursionista che si affida a itinerari alpinistici attrezzati ha bisogno, come l'alpinista puro, di informazioni sempre aggiornate e precise sui punti d'appoggio e sullo svolgimento dell'itinerario; di indicazioni attendibili sulle difficoltà, misurate con una scala del tutto particolare; in più, desidera consigli sul modo migliore di fruire delle bellezze e delle particolarità di ciascun percorso. Perché il punto fondamentale sta proprio qui: fare in modo che il percorrere questi itinerari sia sempre un'esperienza completa della montagna, e mai un saggio ginnico o, peggio ancora, un'incosciente bravata. Il duplice livello progetto-esecuzione deve essere considerato nella sua totalità: ecco allora il «libro-canguro », dove l'opera madre ha il compito di inquadrare l'argomento, i luoghi, le curiosità, le suggestioni, le fotografie documentarie, la storia dei luoghi e degli itinerari. Il libretto tascabile va portato nello zaino, e contiene le informazioni più strettamente tecniche, assai particolareggiate, e gli schizzi degli itinerari.