Alle porte della Valtellina. Escursioni d'estate e d'inverno

Scoperta di un territorio dalle invidiabili attrattive paesaggistiche, in cui è rimasto in gran parte intatto l’equilibrio, lentamente costituitosi nei secoli, fra attività umana e ambiente naturale: è lo scopo della guida voluta dalla Comunità Montana di Morbegno, nell’ambito di una promozione turistica ancora agli esordi, ma che ha chiare le sue linee di fondo. Se non si vuole usare la contestata definizione di «turismo alternativo» o l'’altra di «turismo diffuso», il concetto fondamentale è comunque questo: conservare, potenziare e valorizzare l’esistente, un mondo cioè non ancora contraffatto da uno sviluppo selvaggio, ma rimasto in gran parte «a misura d’uomo», e renderlo fruibile a un sempre maggior numero di cittadini che concorrano a loro volta, col reddito indotto, a garantire il mantenimento della vitalità dei superstiti villaggi di montagna con la loro economia agricola e artigianale. Così si parte dall’escursionismo, estivo e invernale, che presenta una vasta gamma di opportunità in Bassa Valtellina, anticamente definita «Terziere inferiore», un’entità geografica e amministrativa che si è andata costituendo dal XIV sec. entro confini sostanzialmente rimasti immutati, dalla porzione est del Pian di Spagna ai comuni di Buglio-Forcola.